La questione identitaria e nazionale delle aquile sempre e comunque prima di tutto e di tutti (perfino di noi stessi), perche' non importa quanta fatica e tempo ci vole, noi il paese lo focciamo che vi piaccia o meno.
Per anni mi sono chieso se il paese delle aquile avvrebbe avuto un'altra sorte con le decisioni giuste al momento giusto, prese nell'unita' con la coscienza e la consapevolezza di potere fare la differenza sia in campo nazionale che internazionale, anche con un peso specifico di un paese di qualche milione di abbitanti.
Non e' andata proprio come avrei voluto pensando e ragionandi come uno che oggi ha quarant'anni, e che a quei tempi correva dietro ad un pallone in un campo da calcio.
E allora, se oggi il paese delle aquile ritrovasse un unita' idealistica politica, militare, sociale, economica e finanziaria come dovrebbe essere oggi?
Quali decisioni a breve e medio lungo termine dovrebbe prendere?
La mia laurea in Economia e Banca e Finanza darebbe alcune raccomandazioni alla classe politica, alla classe diriggente e alla classe intlettuale, quella humanistica ......
Teologicameente, tutte le religioni hanno una scadenza e a lungo andare "decadono", per poi lasciare rimasugli di superstiti puritani che ben vengano, li teniamo perche' puritani e perche' alla nazione serve la morale e quella arriva dalla religione, e se e puritana dei puritani va bene.
Quindi una nazione teocraticamente a guida di chi?
Delle tre religioni monoteistiche ovviamente, quella Judaica tradizionalista e puritana, quella Cristiana tradizionalista e puritana e quella Mussulamana tradizionalista e puritana.
Teologicamente con una dotrina volta alla morale, alla prosperita' e successione, al patto generazionale e alla pacifica convivenza con quel neccessario intervento dello stato, al di sopra di tutti a bilanciare le proporzioni delle diverse anime religiose.
Militarmente come dovrebbe essere la nazione presente e futura?
Certamente unita' nella difesa e nel suo esercito (specialmente al comparto genio strategico), con priorita' alla difesa e mai alll'offesa, con un obbligo di "leva militare anche per gli studenti universitari", e capacita' di arruolamento massima qualora le esigenze e le condizioni lo richiedano. Con un comparto industriale produttivo pensato a monte per essere pronto allo swich del 100 per 100 da produzione industriale civile a produzione industriale militare in qualche mese.
Politicamente ed Intelettualmente come dovrebbe essere il presente e futuro del paese delle aquile?
Certamente ad ogni angolo di strada ci dovrebbe essere una biblioteca ben fornita di libri di tutti i generi, un posto caldo ed accogliente che dia un angolo di pace e serenita'. Certamente con una giovane generazione sempre in competizione con quella precedente, nel patto generazionale ad impegnarsi a fare meglio di quella che li ha preceduti, alla ricerca dell'elevazione della mente, del cuore, dello spirito, e alla ricerca del senso della vita. Certamente con un comparto universitario e di ricerca di alto riglievo, che produca luminari ed inteletuali a mantenere e a rafforzare le fila della classe politica ed inteletuale del paese. Con una classe politica ed intelettuale che mai si discosta dall'interesse e bene comune nazionale e che metta al primo posto la realizzazione degli obbiettivi unitari nazionali.
Economicamente come dovredde essere il presente e il futuro del paese delle aquile?
Certamente un economia bilanciata con una preferenza all'export per quanto riguarda la produzione industriale, nel commercio internazionale di "prodotti made in" e un economi volta al turismo e alla ristorazione. Certamente un'economia che privilegia le medie e grandi aziende, capace di produrre il gettito fiscale neccessario per la costituzione di un welfare state sostenibile e duraturo in funzione del patto generazionale in ottica di prosperita' di medio lungo termine. Certamente con una corporate governance a partecipazione statale per il 30 per cento, a partecipazione rappesentativa dei lavoratori per il 30 percento, e a partecipazione degli imprenditori, bisnessman o stakeholders di maggioranza per il restante 40 percento.
L'idealista.